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Robur Siena, clamoroso ko con la Recanatese. Mister Guido Pagliuca: "Non si possono prendere due gol così"

guido pagliuca robur siena 

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“Non me lo so spiegare”. Nella pancia dell’“Helvia Recina”, a match da poco concluso, mister Guido Pagliuca parla dell'inattesa sconfitta  della Robur Siena contro la Recanatese senza usare mezzi termini: “La stanchezza per il turno infrasettimanale ce l’avevano anche gli altri, è inspiegabile il secondo tempo e non me ne capacito. Il primo tempo potevamo chiudere la partita, ora ci dobbiamo dare una spiegazione. Si va in vantaggio facendo le cose che sappiamo fare. Conquistiamo una marea di angoli e si va vicini al secondo gol. Poi rientriamo in campo e camminiamo, ed è strano. Non c’è stato più il morso, l’identità e la voglia di vincere”. 

 


È la fotografia di quanto successo in campo. Il tecnico del Siena questa volta non fa sconti a nessuno: “Non si possono prendere due gol così, ci siamo abbassati tanto. Non abbiamo reagito alla difficoltà e alla fatica, come invece avevamo saputo fare mercoledì. Questa è una cosa caratteriale, dobbiamo capire questo germe da dove viene quando esce. La sconfitta di Sassari ci doveva servire, per non ricascare in un secondo tempo come quello contro la Recanatese. Poi si può anche perdere, ma come a Sassari non abbiamo giocato da squadra nei momenti di difficoltà. Mentre tre giorni fa abbiamo fatto tutto l’opposto”. 

 

 


Pagliuca è onesto, ammette la sconfitta e non cerca alcun alibi: “Non guardiamo le assenze, perché sennò abbiamo sempre l’alibi. Il problema è stato quando siamo rientrati in campo. Abbiamo preso due gol perché siamo rimasti dentro l’area di rigore ed eravamo troppo bassi, non abbiamo più avuto la capacità di andare a duellare nello spazio. Sono rimasto talmente male che non mi spiego ancora quello che è successo. Non avevo un briciolo di sensazione a fine primo tempo che potesse essere succedere qualcosa del genere”. Paloschi unica nota positiva? “Sì, ma era stanco e non ne aveva più, ma dopo essere passati in svantaggio come lo potevo togliere? Ci ha dato una mano fino in fondo. Nel primo tempo ha fatto bene e ha dato tanto, tenendo conto anche che aveva sulle gambe i novanta minuti di mercoledì. Nel secondo tempo ha avuto qualche difficoltà, ma non potevo sostituirlo”. 

 


Nel prossimo turno il Siena se la vedrà in casa contro il San Donato Tavarnelle: appuntamento sabato alle 17,30. Ritornare alla vittoria a questo punto è assolutamente necessario. Ci sono troppe cose che non vanno in questo Siena e anche il responsabile dell’area tecnica, Ernesto Salvini, ha deciso di farsi sentire: “Si possono mettere in preventivo varie cose, quello che non è possibile mettere in preventivo è ciò che un giocatore ha nella testa. Io non accetto che un gruppo abbia paura di volare. Quest’anno nessuno ha posto condizioni e precisi parametri di classifica. L’unico obiettivo è quello di consentire a un gruppo e al proprio staff di lavorare senza pressione e patemi d’animo per potersi esprimere. Se la pressione da parte della società non c’è, non capisco perché debba esserci nella testa dei giocatori. Se questo è il problema, faremo l’impossibile per cercare di aiutarli ad avere la capacità di volare”.