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Alice Volpi in missione: "Ho un pensiero fisso, l'oro a Tokyo con il mio fioretto”

Alice Volpi (Instagram)

Nicola Uras
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di Filippo Tecce "Vincere le Olimpiadi di Tokyo”. Che a causa dell'emergenza sanitaria sono state posticipate al 2021. Ma questo non cambia l'obiettivo della senese Alice Volpi, 28 anni, fioretto della nazionale italiana. Tesserata con le Fiamme Oro, seconda nel ranking mondiale, per lei il futuro è oggi. “Le potenzialità le ho sempre avute - racconta - solo che in passato dopo una gara andata male tendevo a buttarmi giù”. Adesso non succede. “Ho raggiunto il successo più grande due anni fa”. Ai Mondiali di Wuxi: oro nel fioretto individuale (clicca qui) ed argento in quello a squadre. Risultati arrivati grazie al duro lavoro con la sua allenatrice, Giovanna Trillini, la preparatrice atletica Annalisa Coltorti e nel complesso l'apporto del gruppo sportivo di cui Alice fa parte: “E' stato fondamentale per la mia crescita, grazie alla polizia di stato ho la possibilità di allenarmi a tempo pieno”. A Tokyo sarà la prima Olimpiade da protagonista: a Rio de Janeiro, nel 2016, c'era ma come sparring partner. Torniamo alle settimane di lockdown: come sono state? “Strane. Comunque mi sono sempre allenata, a casa ed in giardino e da quando è stato consentito al campo sportivo a Ponte d'Arbia. Fisicamente sto bene, manca l'aspetto tecnico”. Più la difficoltà fisica o mentale? “Quando ti alleni normalmente senti il bisogno di dover staccare a volte. Ora non lo posso fare ed un po' mi innervosisce. Non mi lamento però, sono con la mia famiglia”. Tra le tante privazioni anche il Palio. “Lo immaginavo. D'altronde il Palio attira tante persone e turisti: era inevitabile. Serve pazienza, arriverà il momento anche per quello”. Quando ha modo vive la contrada? “Se posso vado volentieri. Mi riesce difficile essendo sempre in giro e non vivendo a Siena ma sono in contatto con capitano e priore della Chiocciola”. Alle spalle una fase in cui si sono rivisitati i tempi delle nostre giornate. “Ne ho approfittato per fare vita all'aperto, l'orto, cucinare. Ho la possibilità di trascorrere molto tempo con la mia famiglia e questo non mi capitava da un pezzo. Nessun bilancio personale, il pensiero fisso è l'Olimpiade. Sono nel pieno della mia carriera e voglio ancora fare tanto”. Si aspettava il rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo? “Sì, avevo capito come sarebbe andata. La sicurezza viene prima di tutto. Molti atleti non si sarebbero potuti allenare come si deve quindi giusto così”. Il posticipo di un anno cosa cambia? “A me nulla. Dovrò ricominciare da capo appena sapremo quando riprenderanno le gare”. Non si nasconde: punta alla medaglia d'oro. “Sì, è l'obiettivo. In questi anni ho raggiunto la giusta consapevolezza per puntare al massimo. Poi in gara secca ti può andare bene come male”. In una disciplina come la scherma contano le qualità tecniche ma la testa quanto pesa? “L'aspetto tecnico conta tanto ma la testa è il 70%. Quella mentale è una componente più difficile da controllare”. Il prossimo sogno da realizzare? “Dopo una vita dedicata allo sport è quello di ogni atleta: vincere le Olimpiadi”.