
Siena, Costanzo e la sua incursione al Palio nel 1983

Maurizio Costanzo, scomparso a 84 anni venerdì 24 febbraio, nella sua carriera ha incrociato anche il Palio. Era l'estate del 1983 e il noto giornalista approdò a Siena per registrare la trasmissione “Palio che passione”, ancora oggi una pietra miliare della televisione dedicata alla Festa. Pur essendo già un gigante della comunicazione, si calò nell'atmosfera con umiltà e preparazione, realizzando un documentario fedele e veritiero. Non ebbe timori a rivolgere ai fantini, davanti all'Entrone, le domande che tutti avrebbero voluto fare, senza trovare però il coraggio. “Chi è il più bravo?”, sparò a bruciapelo. Ovviamente, fu Aceto ad avvicinarsi al microfono per autoproclamarsi tale. “Penso che non abbia ragione”, fu la replica, tra il serio e il faceto, di Massimo Alessandri detto Bazzino e di Silvano Vigni detto Bastiano. “Quanto guadagna un fantino in un anno?” chiese Costanzo ancora a Bazzino “Dipende da come vanno le cose - fu la risposta. - Quante botte ho preso? Un trauma cranico: ero caduto, la cosa è stata vista in modo sbagliato e mi hanno menato”.
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A distanza di anni, Bastiano ricorda: "Per noi fu una bella sorpresa essere intervistati da lui. Non ricordo con esattezza, ma credo fosse luglio, di mattina, prima di una prova. Era davvero una persona spigliata e grintosa, approcciò il mondo del Palio nel modo migliore, immergendosi totalmente nella Festa, con correttezza e capendo bene il meccanismo. Era davvero preparato, alla mano e disponibile. Sembrava di parlare tra di noi”.