
Siena, caro energia anche per la sanità. La Asl: "Bollette più che raddoppiate"

“Un’azienda in carreggiata, pronta ad affrontare il 2023 con le sue sfide”. Antonio D’Urso, dg della Asl Toscana sud est, traccia il bilancio dell’anno che va a concludersi, che ha visto i dati tornare sui livelli del periodo pre-pandemico.
Visite senologiche gratuite all'ospedale Le Scotte
Naturalmente non tutto è rose e fiori, e infatti il tasto dolente che sta mettendo in ginocchio tutta l’Italia, ovvero il caro bollette, non risparmia la sanità della macro area che comprende Siena, Arezzo e Grosseto. “Siamo in grado di autoprodurre, con impianti fotovoltaici e genitorialità, mediamente circa il 30% dell’energia di cui abbiamo bisogno, eppure i costi, in un anno sono passati da 14 milioni di euro a una trentina. La cifra è più che raddoppiata, come si vede, e tutto è pesato sulle nostre spalle, perché le risorse del Governo non hanno coperto le spese. Spero che presto sia aggiungano altri fondi, ma intanto assicura che questo esborso non inficerà nei servizi. L’efficientamento energetico ci dà effettivamente una mano perché ci permette di risparmiare 500 mila euro a ospedale. La sanità è un diritto pubblico che va garantito a ogni costo”. Anche alla luce del fatto che l’Asl serve più di 800 mila cittadini. Un popolazione sempre più anziana, con l’indice di vecchiaia superiore alla media toscana. Quello di natalità è invece coincidente, sebbene sia in netta picchiata rispetto al picco toccato nel 2008.
Prevenzione tumore al seno: a Siena la Fondazione TLS coordina progetto "MammoScreen" con tecnologie a microonde. Parte sperimentazione con diecimila donne. Fondo europeo da 7 milioni di euro
Le difficoltà insomma non mancano, ma passando in rassegna le tre province, il dirigente ha trovato ovunque segnali positivi. “Arezzo ha recuperato tutta l’attività chirurgica e quella specialistica ambulatoriale. Abbiamo difficoltà su qualche visita specialistica, per quanto riguarda i tempi di attesa, ma il risultato è sicuramente ottimo. Così come lo è quello di Grosseto, fatta eccezione per la diagnostica, dove ancora non sono stati raggiunti risultati accettabili”. Siena invece fa scuola a parte, perché “c’è anche l’Azienda ospedaliero universitaria che rappresenta un punto di riferimento”. Lo scoglio più difficile da superare nel sud est della Toscana, rimane la carenza di specialisti, “soprattutto quelli di medicina e chirurgia di urgenza”. Nel frattempo, l’organico complessivo dell’Asl è cresciuto di oltre un migliaio di unità, a confronto con il 2019, superando così la soglia delle 11 mila persone.
Caro bollette e mancati aiuti: i medici di famiglia protestano facendo le visite a lume di candela negli ambulatori