
Siena, caro mensa per non residenti: le famiglie si rivolgono al Capo dello Stato

Non si placa la tensione sugli aumenti della mensa nelle scuole primarie di Siena per i bambini non residenti nel comune. Continuano le proteste, che sono sfociate anche in un ricorso presentato al Presidente della Repubblica e si riservano di presentare una richiesta di controllo alla Corte dei Conti per verificare la motivazione degli aumenti, che è al momento sconosciuta: si tratta di centinaia di euro in più all'anno per la mensa, solo per chi vive nei centri limitrofi, e 100 euro in più per i pulmini scolastici.
Mense scolastiche più care per i non residenti: scatta l'aumento
“Il 20 ottobre - spiegano i genitori interessati - abbiamo depositato un ricorso al presidente della Repubblica contro una misura discriminatoria che peserà annualmente su ogni singola famiglia non residente. A ciò va aggiunto il fatto che coloro che non vivono a Siena non usufruiscono delle fasce Isee pagando il massimo. Vale lo stesso discorso anche per il servizio scuolabus, i non residenti pagheranno il massimo di 250 euro annui, più 100 euro perchè non residenti”. Da qui anche la richiesta di controllo alla Corte dei Conti “per verificare la motivazione di tali aumenti ad oggi sconosciuta. I rincari sono stati proposti dall’assessore Benini fin dal marzo 2022, come genitori ci siamo attivati per avere un confronto. L’assessore ha ribadito più volte di volersi confrontare esclusivamente con gli amministratori dei Comuni di residenza. Nonostante una nota congiunta inviata dai sindaci di Castelnuovo Berardenga, Sovicille, Asciano, Monteroni d’Arbia, Monteriggioni, Gaiole in Chianti e Poggibonsi alla giunta di Siena con la richiesta di un incontro, ad oggi non è stato concesso".
Aumento delle mense scolastiche per i non residenti: "E' ingiusto pagare di più"
I rappresentanti delle famiglie proseguono: "Abbiamo rivolto un accorato appello anche ai dirigenti scolastici e al presidente della Provincia; i primi hanno risposto di non essere nella possibilità di incontrare le nostre esigenze, mentre il presidente della Provincia si è reso disponibile personalmente a sollecitare l’incontro fra i sindaci. Ci siamo rivolti inoltre al Garante infanzia e adolescenza pro tempore della Regione Toscana, Savio Picone e al difensore civico regionale pro tempore Andrea Di Bernardo i quali hanno risposto con nota congiunta indirizzata al Comune di Siena nella persona del sindaco Luigi De Mossi, all'assessore servizi all’infanzia e istruzione Paolo Benini, alla direzione istruzione e nuove generazioni dirigente Lorella Cateni, all’ufficio scolastico provinciale di Siena dirigente Renata Mentasti, all’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini”. La risposta è stata abbastanza chiara riguardo agli aumenti, che non sembrano giustificati.
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