
Siena, caro mensa per non residenti: un tavolo tra il Comune e le amministrazioni limitrofe

L’aumento del costo della mensa per i bambini delle scuole non residenti nel Comune di Siena sta portando le prime conseguenze. Sono già tre gli alunni che si sono trasferiti nei plessi dei rispettivi comuni di provenienza. I genitori si sono riuniti in un comitato, che si chiama Cara Mensa e che ha scritto al difensore civico della Toscana, al Comune di Siena, ai dirigenti scolastici e ai sindaci dei comprensori.
Mense scolastiche più care per i non residenti: scatta l'aumento
Nella risposta del difensore civico, che non si è fatta attendere, si legge che “non appare equo applicare una maggiorazione di 2 Euro a pasto unicamente alle famiglie dei non residenti a causa dell’aumento dei costi generali, anche se tale decisione appare motivata dalla mancata compartecipazione dei Comuni di residenza ai costi sostenuti”. E ancora: "La decisione dell’amministrazione di applicare tale tariffa appare assunta nel mese di maggio 2022, successivamente all’accettazione delle iscrizioni dei bambini non residenti presso le scuole del Comune di Siena, dunque le famiglie al momento dell’iscrizione non sembra abbiano potuto valutare tale dato". Infine, l’amministrazione senese viene invitata a prendere in considerazione una rivalutazione delle tariffe in vigore attualmente, riconsiderando almeno di tornare ai 6 euro, e di permettere a tutti, come accade in tanti comuni, la presentazione di un’attestazione Isee.
Aumento delle mense scolastiche per i non residenti: "E' ingiusto pagare di più"
L'aumento dei pasti da 6 a 8 euro, per chi non vive nel capoluogo, comporta 400 Euro in più all'anno. A fine settembre l'assessore all'istruzione Paolo Benini aveva fatto notare che non era stato raggiunto un accordo con i sindaci dei comuni limitrofi per la loro partecipazione alla spesa delle mense scolastiche, come invece accade ad Asciano. “Sono stati da me sollecitati - ha sottolineato - per trovare una modalità condivisa di interscambio. Non ho mai ricevuto alcuna risposta”.
Sta però nascendo un tavolo, sollecitato dai genitori, tra il primo cittadino Luigi De Mossi e i sei colleghi interessati (quelli di Castelnuovo Berardenga, Sovicille, Asciano, Monteroni d’Arbia, Monteriggioni, Gaiole in Chianti) per discutere l’argomento. E' lo stesso comitato a sottolinearlo: "Ai primi di settembre abbiamo inviato pec ai primi cittadini dei Comuni di residenza chiedendo aiuto e, a distanza di un mese, pare che ci sia un accordo per chiedere un confronto a De Mossi".
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