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Siena, animalisti contro il Palio dei somari a Torrita: "Bloccare la corsa"

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Non solo il Palio di Siena finisce nel mirino degli animalisti. Anche quello dei somari di Torrita scatena alzate di scudi, proprio adesso che, dopo due anni di stop causati dalla pandemia, la sentita e attesa manifestazione sta per tornare, domenica 29 maggio.
L’Italian horse protection (Ihp), che si presenta come “la prima associazione italiana di tutela degli equidi”, dalla sua sede a Montaione lancia un appello al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, affinché si attivi per bloccare la corsa, che coronerà una settimana di festeggiamenti nella cittadina della provincia senese. 

 


Nel 2022 - dice il presidente del gruppo, Sonny Richichi - sarebbe giunto il momento di scollegare il concetto di festa popolare dall’uso degli animali. Sfruttarli, agire contro la loro volontà e farli soffrire per il divertimento degli esseri umani deve essere considerato un retaggio del passato: loro non si divertono a fare le gare. Queste manifestazioni non sono degne di una società civile e matura come quella toscana. Chiediamo quindi agli organizzatori e al Comune di sostituire la corsa degli asini con attività che non contemplino l’uso di animali, seguendo l'esempio di realtà italiane come Lodi, Pavia, Mola di Bari, Castelfiorentino e diverse altre, che hanno scelto di non sfruttare animali durante le proprie celebrazioni civili e religiose”.

 


Se però a Torrita di Siena non avessero intenzione di ascoltare l’accorato appello (come tutto lascia intendere, visto che l’attesa per rivedere i colori in lizza è già alta e crescerà di giorno in giorno), ecco che Ihp punta direttamente ai vertici regionali: “Ci rivolgiamo direttamente al governatore Eugenio Giani, profondo conoscitore delle tradizioni del territorio, affinché si impegni nel corso del suo mandato a favorire un cambiamento culturale e normativo in grado di adeguare le manifestazioni popolari al tempo presente e alle mutate sensibilità di un numero sempre crescente di cittadini”.