
Siena, tagli boschivi sulla Montagnola: indagano i carabinieri

Si aggiunge un nuovo, scottante capitolo, al problema di tagli boschivi sulla Montagnola Senese, che già in passato ha visto i carabinieri forestali attivarsi per controlli e indagini in quella porzione di provincia senese ricca di lecci, aceri e macchia mediterranea. L’ultimo caso viene sollevato dall’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico (Grig) e approda sui tavoli della Procura della Repubblica presso il tribunale di Siena. Il presidente Stefano Deliperi, tra marzo e aprile, ha inoltrato due istanze di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in merito ad altrettanti interventi nel territorio di Monteriggioni, uno in località Fondo Buio Fungaia, l’altro tra Casa Giubileo e la Strada del Certino. In entrambi i siti è presente una semplice indicazione di inizio lavori, senza che sia specificata l’esistenza o meno delle autorizzazioni amministrative che invece sarebbero necessarie. Si tratta infatti di un’area tutelata con vincoli paesaggistici e che rientra in un sito di importanza comunitaria, denominato appunto Montagnola Senese, voluto dall’Europa per salvaguardare habitat naturali e semi-naturali, fauna e flora.
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Per questo il Grig, che ha sede a Cagliari, ma conta su propri rappresentanti anche in Toscana, da tempo ha preso a cuore la questione. “La documentazione raccolta – spiega Deliperi – ci fornisce un quadro più chiaro sulla situazione della zona, che è piuttosto allarmante. Intanto l’intervento del Fondo Buio Fungaia non risulta autorizzato. Ce lo ha comunicato ieri il Settore tecnico dell’Unione dei Comuni della Val di Merse, che in base a una legge regionale del 2000 è titolare delle funzioni amministrative in materia forestale. In una nota, regolarmente protocollata, scrive che "relativamente ai boschi interessati dalle utilizzazioni forestali, ha ricevuto in data 17 marzo 2021 una dichiarazione di taglio carente di alcuni elementi previsti, e necessari per una conclusione positiva dell’iter autorizzativo che si sarebbe dovuto concludere per silenzio assenso dopo 20 giorni dalla presentazione. In conseguenza della carenza degli elementi richiesti, nella stessa data è stata inoltrata all’indirizzo pec del dichiarante una richiesta di integrazioni. Non avendo ricevuto le integrazioni richieste a perfezionamento della dichiarazione incompleta, e perdurando l’impossibilità di concludere positivamente il procedimento amministrativo, in data 15 dicembre 2021 è stata comunicata all’interessato la conclusione negativa del procedimento, l’archiviazione dell’istanza, con il formale diniego all’esecuzione degli interventi oggetto di dichiarazione". Malgrado il parere negativo, però, i tagli sono stati effettuati”.
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Al centro del contendere c’è quanto sta accadendo nel perimetro di quella che sembrerebbe la proprietà di un’azienda agricola, proprio quella che avrebbe presentato la richiesta di lavori. “Anche se queste persone lavorano sul proprio - continua Deliperi, - non possono ignorare i vincoli paesaggistici e quelli in tema idrogeologico e forestale esistenti nel sito. Per questo nei prossimi giorni provvederemo a inoltrare il materiale raccolto al Corpo forestale dei Carabinieri e alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Siena, per gli accertamenti e gli eventuali provvedimenti. Ogni volta che abbiamo riscontrato irregolarità, oltre a loro abbiamo sempre informato i Ministeri della transizione ecologica e della cultura, la Regione Toscana, il Comune di Monteriggioni, l’Unione dei Comuni della Val di Merse, nonché la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Siena. Il dicastero della transizione ecologica ha anche chiesto informazioni sulla corretta applicazione della normativa in materia di tutela degli habitat all’amministrazione di Monteriggioni e alla Regione. Quest’ultima la settimana scorsa, il 3 maggio, ha parlato di adeguate verifiche in corso”. Pur non essendo ancora partito il fascicolo aggiornato con quanto raccolto ieri, la Procura si è già mobilitata, e infatti i carabinieri forestali sono già al lavoro. Per questo, fanno sapere dall’Arma, non è possibile fornire informazioni, per non interferire sulle indagini penali.
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