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Siena, il professore accusato di molestie sospeso per cinque giorni

La vittima degli abusi aveva appena 12 anni

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Il professore accusato di molestie da una studentessa a Siena domani non sarà in classe. Il docente del liceo artistico “Duccio di Buoninsegna” è stato sospeso per cinque giorni: è la prima conseguenza dopo la denuncia della sua allieva. Non è escluso che lo stop per il professore si allunghi ulteriormente, anche perché l’altro iter aperto dopo la lettera firmata dalle 49 studentesse potrebbe portare a un ulteriore provvedimento disciplinare.

 

 

Intanto a intervenire sulla delicata vicenda è stata in queste ore l’associazione “NonUnaDiMeno” di Siena: “Chiediamo che il docente, che tutt’ora fa parte dello staff della Dirigente, sia sospeso. E chiediamo che le istituzioni scolastiche si prendano le proprie responsabilità e agiscano di conseguenza”. “Vogliamo innanzitutto esprimere vicinanza e solidarietà alla ragazza che per prima ha rotto il muro di silenzio, portando alla luce la propria esperienza. Apprendiamo altresì che altre studentesse sono state fatte oggetto di molestie e, seguendo l’esempio della loro compagna, hanno denunciato a loro volta l’accaduto, rivolgendosi alla Dirigente e alle istituzioni scolastiche preposte, scontrandosi a lungo con un muro di silenzio e di indifferenza. Temiamo purtroppo che si tratti solo della punta di un iceberg. E allora ci chiediamo: quante sono le ragazze che vivono situazioni simili? Come facciamo a creare un ambiente favorevole in cui queste giovani donne possano prendere parola e denunciare senza la paura di essere giudicate e derise?”.

 

 

Il Comitato dei Genitori dell’istituto Piccolomini ha intanto organizzato due incontri, uno rivolto ai genitori e uno ai ragazzi e alle ragazze dell’istituto. Avranno luogo in settimana e saranno affrontate, con l’aiuto di esperti, tematiche quali il bullismo, lo stalking, il sex offending e il catcalling. “La speranza - riferisce Michela Di Vietro, presidente dell’Assemblea del Comitato dei Genitori dell’istituto Piccolomini di Siena - è quella di offrire, a chi vorrà partecipare, adeguati strumenti per comprendere questi fenomeni sotto il profilo psicologico e da un punto di vista legale. II compito di un comitato di genitori non è solo quello di collegare l’istituzione alle famiglie, attraverso i rappresentanti, ma anche di essere un luogo di ascolto e supporto, magari fornendo occasioni di incontro, di confronto e di crescita. L’anno scorso il nostro Comitato si è fatto promotore di un webinar sulla tematica del Dsa: “Non Solo [email protected] & Num3ri”. Quest’anno volevamo replicare affrontando temi che avessero una certa attinenza con il disagio giovanile, alla luce del difficile vissuto legato alla pandemia. In effetti i nostri figli si stanno riaffacciando alla socialità dopo due anni che li hanno resi, in molti casi, più fragili e vulnerabili e pertanto maggiormente esposti a essere vittime di certi atteggiamenti, ma anche a rendersi autori di azioni foriere di gravi conseguenze per sé stessi e per gli altri. Da genitori sappiamo bene quanto importante sia il ruolo della famiglia, ma riteniamo che sia fondamentale che nella scuola siano coltivate le buone pratiche della comunicazione, dell’ascolto, dell’accoglienza e del supporto psicologico al fine di prevenire, intercettare e stroncare certi fenomeni, prima che esplodano. Riteniamo che il nostro ruolo debba essere di stimolo e supporto per la scuola, di sostegno e riferimento per tutti i genitori che spesso si trovano isolati, disorientati davanti alla complessità del loro compito. Il nostro auspicio, in particolare, è che l'istituzione scolastica si faccia artefice di quella necessaria disponibilità all'ascolto per prevenire gli eventuali disagi dei nostri ragazzi e che si renda sempre più aperta a un costruttivo rapporto con noi genitori”.