
Caso Rossi, Borghi: "Impossibile sia tutto anomalo"

“Vogliamo capire come sia andata l'effettiva sequenza delle cose, perciò ci ritorneremo sopra”. Claudio Borghi, esponente leghista della commissione che indaga sulla morte di David Rossi, ha voglia di vederci chiaro. L'audizione di Mirco Mottula, assistente capo coordinatore della polizia, gli rimbomba in testa. “Non è possibile che in questa vicenda tutto sia anomalo”, evidenzia il commissario. Non è la prima volta che Borghi esprime perplessità. Lo ha fatto soprattutto quando hanno parlato i magistrati: “Marini sembrava quasi dicesse che non aveva elementi per cercare che fosse un'altra cosa”.
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Ritornando invece al passato recente, il commissario si sofferma sulle dichiarazioni di Mottula: “E' andato a chiedere agli operatori del 118 chi fosse la persona a terra, quando lo sapeva. Poi ha menzionato di dover chiamare Roma. Torna tutto molto poco”. Come se non bastassero le audizioni, ci sono poi le indagini parallele condotte dai reparti speciali dei carabinieri: incaricati della maxi perizia. I Ros hanno portato all'attenzione della commissione l'esistenza di tre indirizzi mail appartenenti a Rossi: due Yahoo e uno Gmail. Sono stati trovati in una delle agende del manager, prelevate il 7 marzo 2013: quindi il giorno successivo alla morte.
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Borghi è sorpreso e al tempo stesso, quasi sconsolato: “Sono sempre stati lì e non sono mai stati scoperti”. Stupore è stato espresso anche da Luca Migliorino: “Mi sembrava strano che Rossi facesse tutto con gli account di lavoro. Per questo nei quesiti era stato inserito uno relativo alla possibilità che fossero presenti altri indirizzi. Ora resta da capire se i carabinieri riusciranno a entrare, perché sarebbero elementi che non sono mai stati visti”. In merito all'audizione di Mottula, Migliorino ribadisce l'importanza, anche se “ci sono elementi che vanno ulteriormente chiariti”. Il vicepresidente, anche per questo motivo, ha chiesto di fare audizioni testimoniali: “Ci siamo attivati. E' un procedura rilevante, perché le dichiarazioni assumono un certo peso. Come commissione d'inchiesta vogliamo sfruttare questa possibilità”.
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