
Siena, Sileri: "Nessun limite al Palio, festa nella normalità assoluta"

“Nessun limite al Palio” è quanto ha dichiarato il sottosegretario di stato alla salute Pierpaolo Sileri, ospite ieri a Siena dove al Santa Maria della Scala si è tenuto il convegno “Dalla parte delle donne”. A margine della kermesse, il sottosegretario ha spiegato la sua posizione in merito al ritorno in presenza degli eventi culturali, delle manifestazioni e delle feste popolari. Che il Palio possa corrersi diventa allora una realtà sempre più concreta, anche perché come ha spiegato: “La dimostrazione sta nel fatto che la fine dello stato di emergenza e l'allentamento graduale delle restrizioni, porterà a procedere verso una normalità assoluta. Così come si aprono gli stadi sarà possibile fare il resto e quindi – annuisce – anche il Palio”.
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A conferma di questa tesi anche l'idea che pian piano potremo dire addio alle restrizioni del passato: “È possibile che si verifichi una recrudescenza del contagio ma è difficile che l'Italia possa tornare con il sistema a colori, almeno se le persone continueranno a vaccinarsi. Penso che il peggio della pandemia sia passato, adesso ci stiamo avvicinando ad una fase di endemia. Vuol dire che il SarsCov2 e le future varianti si faranno sempre più "leggere" e saranno tali che basterà fare una vaccinazione annuale, simile a quella antinfluenzale. Ma, detto questo, non abbandoniamo le cautele. Il green pass? Verrà archiviato questo è un fatto. Adesso - immagina così la sanità post pandemia - stiamo ridisegnando il nuovo servizio sanitario nazionale con il restyling degli ospedali, potenziando il sistema periferico e mettendo in continuità queste due realtà per una medicina vicina ai pazienti”. A mettere l'accento sulle potenzialità già insite nell'ospedale senese il direttore sanitario Roberto Gusinu: “Sono orgoglioso di lavorare per un'Azienda che pone al centro le sensibilità della popolazione, un'Azienda che ha sviluppato una serie di percorsi formativi e accademici con cui abbiamo potuto collaborare in un periodo molto difficile come quello del Covid. E' stato complicato ma ci siamo attrezzati per affrontarlo grazie a tutti quegli operatori sanitari della nostra struttura che hanno dedicato il proprio tempo a questa lotta”. Non solo il tempo però, come ricorda il direttore dell'Ordine dei medici e odontoiatri di Siena, Roberto Monaco: “Sono molti quelli che hanno pagato con la loro vita in pandemia e per tutelare il diritto all'accesso alle cure primarie”. Di buono c'è però che “se un tempo la sanità veniva considerata una spesa oggi viene vista come investimento indispensabile. Ringrazio il sindaco di Siena perché quando inizialmente i nostri medici non avevano le mascherine ha fatto sì che venissero distribuite all'ospedale”.
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Un'operazione ripresa dallo stesso Luigi De Mossi: “Abbiamo spedito ben 35 mila dispositivi di sicurezza, anche grazie alla Regione tramite il gemellaggio con Nantong. Questo ribadisce come sia importante la capacità di collaborazione tra le istituzioni al di là delle posizioni personali”. Ma c'è ancora molto da fare: “Sulla sanità ci puntiamo tantissimo. In pandemia abbiamo effettuato il piano operativo, abbiamo stilato con Barretta una scheda speciale che consente di non passare dalla farraginosa amministrazione per interventi strutturali. Il primo intervento volano sarà la creazione di una piattaforma chirurgica dove sviluppare la professionalità medica”. E poi: “Sul Biotecnopolo dobbiamo arrivare ad una filiera completa, che sia anche industriale e non solo di scienziati. E' necessario ricollocare la città a livelli e fasce diverse. Intanto – dice De Mossi - all'asilo la Pimpa abbiamo allestito la postazione dei vaccini per volgere la città al buon vivere. Perché si vive bene grazie ai medici. Insomma un'organizzazione sanitaria universitaria come la nostra è una risorsa non solo per il territorio ma per tutta l'Italia”. A trattare di Biotecnopolo anche il rettore dell'Università senese che è così intervenuto: “A Siena abbiamo un'opportunità straordinaria, il governo ha fatto scelte precise e noi in parte stiamo riuscendo ad intercettare l'attenzione dei ministeri che distribuiscono le risorse del Pnrr. Prevedo dunque che nei prossimi anni la nostra realtà cittadina sarà al centro dell'attenzione nell'area delle Scienze della vita e nelle discipline della salute. Ricordo l'investimento sul Biotecnopolo presente nella legge finanziaria, ricordo anche l'investimento dell'hub pandemico e i finanziamenti del Sistema Sanitario e quelli che la ricerca dell'area medica intercetterà sul Pnrr. Ma anche - aggiunge ancora il rettore Francesco Frati - su quello che vorremmo costruire, c'è un bando aperto sull'ecosistema delle Scienze che in Toscana farebbe arrivare risorse su ricerca e sviluppo delle scienze applicate alla medicina traslazionale". Insomma il potenziale Siena ce l'ha, ce l'ha sempre avuto in fondo.
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