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Palio, De Mossi: "Nessuna amnistia a meno che non la chiedano tutte le contrade"

Gennaro Groppa
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“Per il Palio l’amnistia non la concedo. Intendo mantenere le sanzioni con le squalifiche attualmente in essere. Poi se dalle contrade arriverà una proposta, verrà valutata, ma nel caso dovrebbero essere d’accordo tutti i rioni”. Il sindaco di SienaLuigi De Mossi, non lascia dubbi sull’argomento nella seconda mattina di previsite al Ceppo, sabato 12 marzo. Come da prassi, il primo cittadino è andato a visionare le attività in svolgimento, ha parlato con l’equipe veterinaria e ha risposto alle domande chiudendo la porta a un’ipotesi della quale si è discusso a lungo in città, ovvero una cancellazione delle pendenze con la giustizia in vista del prossimo Palio. Una proposta di questo tipo, dunque, potrebbe essere discussa solamente se arriverà da tutti e diciassette i rioni, ma non pare uno scenario possibile. Meglio concentrarsi, allora, sull’aria di Palio che si torna a respirare: “Ho parlato con lo staff veterinario, sono professionisti eccellenti e hanno un grandissimo know how. Mi hanno detto che i cavalli sono in buone condizioni, voglio ringraziare i proprietari che dimostrano costantemente amore per il cavallo".

"Noi speriamo di fare il Palio nelle condizioni di festa di popolo. Non è solamente una corsa, ma una festa popolare che riguarda la città. Gli uffici stanno lavorando bene, dovremo aumentare le uscite di sicurezza da piazza del Campo per consentire un maggior numero di persone all’interno della conchiglia. A tal proposito le camicie sono già state sperimentate, all’inizio destarono un po’ di sorpresa ma quando sono state fasciate devo dire che non sono state invasive, e consentono di uscire con maggiore rapidità. La fine delle restrizioni è prevista per il 30 giugno. Ci auguriamo che questa data possa essere anticipata di qualche giorno per poter fare la presentazione del drappellone il 26 giugno nel modo che tutti conosciamo”.

Sulla possibilità di uno Straordinario il sindaco ha detto: “Come sapete può essere richiesto nelle forme previste dal regolamento. Devono esserci eventi eccezionali per motivare uno Straordinario. La fine di questa guerra o la fine della pandemia potrebbero essere motivazioni di questo tipo. Si deve comunque anche essere nelle condizioni di poterlo fare”. E sulla tipologia di cavalli che andranno a correre il Palio: “Soggetti esperti nel lotto dei dieci? Contrade e capitani sollecitano questo aspetto, e ritengo che sia un ragionamento legittimo. La testa e la propensione a stare in Piazza del Campo non è da tutti i cavalli. Quelli giovani direttamente alla tratta senza avere fatto le prove di notte? Vediamo, ne voglio parlare con i veterinari. Feste titolari? Sono favorevole che vengano fatte tutte nel miglior modo possibile. Nel Palio e anche nelle prove utilizzeremo il canape tradizionale, il cigno sarà sperimentato in tre delle dieci corse di addestramento”.