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Siena, il sindaco De Mossi: "Il boato del Palio ci mancherà a lungo"

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Un 2 luglio senza Palio, tufo ed emozioni è un'esperienza dolorosa e inedita per chi non ha vissuto la guerra. E da non replicare, assolutamente. La pensano così tutti i senesi, primo tra tutti il sindaco Luigi De Mossi. "E' una giornata strana e spiazzante - sottolinea. - Viviamo responsabilmente questo stop imposto e non vogliamo vanificare quella che è stata l’assoluta correttezza rispetto al rischio reale di ledere la salute di tutti noi. Grazie al civismo dei cittadini, alla sanità, al volontariato, siamo stati capaci di arginare questa pandemia. Quella di oggi è un’altra tessera della responsabilità costosa, anche in termini emotivi, dimostrata da tutta Siena. Però quel boato ci mancherà a lungo. Io il Palio lo farei tutti i giorni, con tutti i problemi e le soddisfazioni che può dare. La Festa ha sempre una sua eccezionalità, anche oggi. Io ora non so dire niente, ma non perché non ne abbia voglia. Il motivo per il quale lo abbiamo annullato è puramente sanitario, per poterlo fare abbiamo bisogno che la situazione permetta al popolo di viverlo. Senza popolo che si abbraccia o che si può dare qualche schiaffo, per me non è Palio. Se ci sono le condizioni, io non mi tiro indietro”.