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Palio, Scompiglio: "Non rispondo a Tittia"

Marco Decandia
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“In certe questioni non ci voglio entrare”. È secco Jonatan Bartoletti nel respingere il clamore suscitato dalle parole di Giovanni Atzeni, che in un’intervista al Corriere di Siena ha raccontato gli ultimi metri del Palio del 2 luglio, in cui ha proprio ostacolato la rimonta della Torre e di Scompiglio con il nerbo e con le braccia “per non vanificare un capolavoro”. Frasi che hanno acceso la reazione di Salicotto che, attraverso il proprio priore, ha sottolineato che il braccio di Tittia è stato portato sul petto di Bartoletti, cosa vietata dal regolamento della Festa. Per questo ha richiesto che l’assessore delegato al Palio, Luciano Fazzi, si esprima al riguardo. Scompiglio, invece, evita la polemica: “Preferisco non parlarne. Non spetta a me farlo, il mio lavoro è un altro”.

 

 

Il priore della Torre, La Marca, ha evidenziato che Atzeni è stato scorretto nell’ostacolarla...
Davvero, non voglio affrontare certi argomenti. Se la contrada ha un’idea, ha le prove e vuole fare qualcosa, ne ha il diritto. Io mi chiamo fuori.
Tittia le ha fatto i complimenti, per lui siete due fantini di pari valore...
Fa piacere, ma l’unico fatto è che io il Palio non l’ho vinto. Il resto non conta. Devo arrivare prontissimo ad agosto, ancora più motivato per come sono andate le cose il 2 luglio.
Da allora si è mai fermato per tirare il fiato e per riflettere su quella Carriera?
No, ma sono fatto così. Anche se avessi vinto, il mio programma non sarebbe cambiato. Mi alleno e voglio correre il più in fretta possibile.

 

 

Lupa, Valdimontone, Leocorno, Giraffa, e con l’estrazione a sorte è arrivata anche la Chiocciola. Le opportunità di monta non le mancano...
Sì, dai. Diciamo che è andata bene così. Ho le mie contrade e valuterò la soluzione più adatta.
Con la Torre come vi siete lasciati?
Benissimo. È una bella contrada, ci sono stato bene ma sapevo già che clima c’è lì.