
Palio di Siena, Valter Pusceddu: "La mancanza di Brio è insopportabile"

Valter Pusceddu chiude un 2021 col segno più, ma anche con un dolore immenso. Il tono della sua voce, sempre perentorio, sicuro e deciso, si smorza appena affiora il ricordo, forte, di Andrea Mari, tragicamente scomparso in primavera.
E' morto Brio, tragico schianto a Bolgheri: dramma per Siena e il Palio
Loro, come aveva sempre detto Brio, erano gli ultimi ragazzi formati prima del 2000, gli ultimi allievi dei grandi fantini degli anni Ottanta. “Ci siamo conosciuti nel 1998 - ricorda Bighino. - Io ero da Bastiano e lui da Beppe Pes e si fermava da noi a Vescona. Non avevo la patente ancora, e la sera si usciva e mi portava lui, si andava a ballare. In quel periodo abbiamo costruito un’amicizia differente, come due ragazzi,che poi era quello che eravamo. Mi scarrozzava, mi portava a pranzo e a cena dai suoi. Poi siamo diventati grandi e il Palio, insieme o anche su barricate opposte, si è sempre fatto".
Ha fatto epoca la loro rivalità in occasione della Carriera del 2 luglio 2013, fatta di parate e nerbate in faccia senza risparmiarsi: Pusceddu era nell'Istrice, Mari nella Lupa. "Il bello di Andrea - sorride amaramente Bighino - è che capiva le esigenze e non pretendeva. E dopo qualche giorno gli passava anche l’arrabbiatura. Per la nostra storia personale e professionale, io gli posso solo dire grazie. E mi manca, tanto. La sua assenza è pesante, anzi, insopportabile”.
Brio, l'eroe scomparso del Palio, e la sera in cui si raccontò: "Ho la fortuna di vedere la gioia dei bambini a cui regalo la vittoria"
Accantonata Siena, per cause di forza maggiore, le buone notizie per Pusceddu arrivano da altre piazze. Porta a casa l’ennesima vittoria a Legnano, come proprietario e allenatore di Genarmoly, e vive un Palio di Fucecchio dove, dal punto di vista tattico e tecnico, la sua prestazione è elevatissima: il successo per Porta Bernarda è sfuggito per l’evidente superiorità di altri soggetti. Ma la vera vittoria è l’annullamento della squalifica a vita sul campo di Legnano, che dal prossimo anno gli permetterà di tornare a correre in un contesto che, come fantino e allenatore gli è sempre stato congeniale. Per il rientro, non indosserà gli storici colori rossoblù della Flora, a cui ormai è legato in molteplici vesti da quasi un ventennio, ma quelli, altrettanto importanti, di San Magno. A Fucecchio, invece, nel 2022 non potrà correre per squalifica. "Credo che sarebbe il caso di analizzare la motivazione - puntualizza, - non solo a pro mio ma in genere per la tutela di quel Palio. C’è necessità di confrontarsi e andrebbe valutata una revisione del regolamento”.
Sandra Rossi: "Solo Brio poteva riportare Preziosa Penelope in Piazza. Senza di lui, si è ritirata"