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Edilizia, in provincia di Siena sono ripartite solo 4 aziende su 10. Marchettini: "Preoccupati per il futuro"

Giuseppe Silvestri
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di Gennaro Groppa "Dal 4 maggio a oggi solo il 40% delle imprese edili del territorio di Siena è tornato a lavorare. Rimangono forti preoccupazioni per il futuro. Il Coronavirus è arrivato in un momento nel quale il settore aveva ripreso a macinare buoni numeri, nel 2019 avevamo avuto una crescita della produttività dell'8% rispetto all'anno precedente”. A parlare è Giannetto Marchettini, presidente della Cassa edile di Siena, e le sue parole mostrano come i segnali positivi di inizio 2020 siano già un lontano ricordo. Il governo Conte ha dato la possibilità all'edilizia di ripartire dal 4 maggio. “E' stata una buona decisione – commenta Marchettini – Ce n'era bisogno, tanti interventi erano stati lasciati a metà”. Tuttavia nella prima settimana solo il 40% delle attività è ripartito e ciò significa che il 60% di ditte e di lavoratori è ancora a casa. “Sento tanti colleghi e ascolto le loro difficoltà – dice il presidente della Cassa edile – In primo luogo devono capire come mettersi a norma e rispettare i protocolli per la sicurezza sanitaria e in un cantiere è più difficile farlo che in una fabbrica. Noi abbiamo fatto partire dei corsi online per supportare le aziende in tema di formazione. A un seminario si sono iscritte 250 persone in poche ore”. L'arrivo del Sars-Cov-2 è stato un vero colpo basso per l'edilizia, che stava ripartendo dopo anni difficilissimi. “In tutta la provincia – dice Marchettini – abbiamo 482 imprese e 1913 lavoratori nel settore. Al momento non ci sono state cancellazioni o fallimenti, tuttavia siamo preoccupati per i prossimi mesi. Temiamo un calo negli investimenti, si pensi alle strutture alberghiere nelle quali erano in programma interventi che ora probabilmente saranno rinviati. Si temono difficoltà anche per andare a riscuotere i lavori effettuati. Abbiamo paura che le attività più piccole possano perdere competitività e che siano duramente colpite dal Coronavirus”. Il governo Conte nel decreto Rilancio concederà nuove possibilità ai privati per effettuare con parametri vantaggiosi interventi di manutenzione e di riqualificazione energetica degli edifici: “Potrebbe essere un elemento utile per il settore – commenta Marchettini – ma mi domando quanti adesso si metteranno a pianificare lavori. Fare un intervento in una casa, in una ditta o in un palazzo non è come comprarsi un maglione. Noi chiediamo che si metta mano a tutti i rallentamenti causati dalla burocrazia, quando ci sono dei lavori da fare devono poter partire in tempi rapidi”.